Agaricus impudicus (Rea) Pilát

Klič Urč. Hub Hřib. Bedl.: 403 (1951)

 
 

 

 

 

 

 

 

 
 
         

 

  Note Tassonomiche:  
 

Ordine:

Agaricales.  
 

Famiglia:

Agaricaceae.  
 

Etimologia:

Dal latino "impudicus"= impudico, per il suo odore sgradevole o, secondo alcuni autori, per il suo aspetto.

 
 

Basionimo:

Psalliota impudica Rea, Trans. Brit. Mycol. Soc. 17: 50. 1932.

 
 

Sinonimi:

= Agaricus variegans F.H. Møller = Agaricus vinosobrunneus P.D. Orton = Agaricus koelerionensis Bon.

 
     
  Descrizione macroscopica:  
 

Basidiomi terricoli di medie dimensioni. Cappello inizialmente di forma globosa, poi convesso appianato; superficie pileica interamente ricoperta da squame concentriche di colore marrone-rossastro, molto appressate negli esemplari giovani, più rade man mano che ci si sposta verso il margine negli esemplari adulti, nei quali però comunque permane una zona discale più scura; il margine, eccedente rispetto alle lamelle, si presenta leggermente appendicolato. Lamelle a lungo biancastre, poi rosa-grigiastre, evidentemente arrossanti alla manipolazione. Gambo cilindrico, talora quasi claviforme, provvisto di un breve e robusto cordone miceliare alla base ed ornato da un anello supero membranoso, la cui faccia superiore si presenta sostanzialmente liscia e striata, mentre quella inferiore, così come la porzione di gambo al di sotto dello stesso, appare molto fibrillosa, quasi lanuginosa. Carne immutabile alla sezione. Odore come di Lepiota cristata.

 
     
  Descrizione microscopica:  
 

Sporata in massa: di colore violaceo scuro. Spore: dalle dimensioni sostanzialmente uniformi, solo raramente ne sono state osservate talune abnormi, senza poro germinativo evidente (4,7)5,00-5,8 × 3,5-4,00(4,27) µm; Basidi: prevalentemente tetrasporici. Cheilocistidi: polimorfi, prevalentemente sferopenducolati (a forma di palloncino) (20,6)19,6-16,2(14,7) × (11,8)11,5-9,55(6,7) µm; Pleurocistidi: non osservati.

La dimensione delle spore è stata desunta dalla misurazione, in acqua, di n. 30 spore per ciascuna raccolta ottenute da sporata effettuata direttamente su vetrino. L’osservazione delle altre strutture è stata, invece, effettuata su materiale essiccato, reidratato in una soluzione ammoniacale al 10% e montato in "Rosso Congo" acquoso.

 
     
   
  Spore in acqua Spore in acqua  
       
   
  Cheilocistidi in Rosso Congo Cheilocistidi in Rosso Congo  
     
  Somiglianze ed Osservazioni:  
 

Agaricus impudicus è un fungo, tutto sommato, abbastanza riconoscibile, grazie al suo particolare odore come di gomma bruciata (o di Lepiota cristata) ed alle lamelle decisamente arrossanti alla manipolazione. Tuttavia, gli esemplari raccolti nel Parco Nazionale del Vesuvio sono stati a lungo erroneamente scambiati, da appassionati micofili della zona, per esemplari particolarmente lussureggianti di Agaricus bresadolanus, data la loro crescita sotto Robinia pseudoacacia e la presenza di evidenti cordoni miceliari alla base del gambo.

Agaricus bresadolanus è stato per anni considerato crescente esclusivamente sotto Robinia pseudoacacia, evidentemente per il fatto che i terreni su cui insiste questa essenza arborea vengono riportati, nella descrizione originale del Bohus, come habitat di riferimento per questa specie. In tempi recenti è stato, tuttavia, definitivamente appurato che esso è diffuso anche in tutte le zone a forte antropizzazione, in particolare nei giardini pubblici. Non si può negare che nei boschi di Robinia sia molto più probabile rinvenire esemplari di Agaricus bresadolanus, comunque è assolutamente da escludere che il fungo possa essere legato da rapporto di simbiosi micorrizica con la pianta in questione, essendo stato definitivamente appurato che gli Agaricus sono funghi saprotrofi e non simbionti.

Se l'esame delle sole caratteristiche morfologiche può, talvolta, indurre nell'errore di cui si è detto, l'indagine microscopica dirime subito ogni dubbio, a condizione, però, che questa non sia limitata alla dimensione sporale. Le spore delle due specie, infatti, sono tra le più piccole in tutto il genere Agaricus e la differenza nella loro misura non è troppo marcata. L’osservazione del filo lamellare è indispensabile, in quanto solo Agaricus impudicus presenta cheilocistidi sferopenducolati; Agaricus bresadolanus, invece, presenta il filo lamellare privo di cheilocistidi, oppure (talvolta) cheilocistidi claviformi, cilindrici o fusiformi.

 
     
  Commestibilità:  
  Commestibile.  
     
  Diffusione e ritrovamenti:  
 

All'interno del Parco Nazionale del Vesuvio la sua crescita è localizzata in zone ben delimitate, colonizzate da Hedera helix e con abbondante presenza di Robinia pseudoacacia. In annate particolarmente favorevoli, fruttifica in gruppi di decine di esemplari. Legit Felice Di Palma e Raffaele Capano, 13 ottobre 2008 e 24 ottobre 2009.

 
     
  Bibliografia:  
  Parra L.A. "Agaricus & Allopsalliota." - FUNGI EUROPAEI vol. 1 - 2008.  
     
     

 
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